Il Vigneto Reale

VIGNA DELLA REGINA

Foto aerea Villa della Regina

 

LA STORIA

Il «grande appezzamento di vigneto popolato da piante fruttifere», che si estende sulla collina a nord di Villa della Regina, fu creato come parte agricola integrante della Vigna voluta e progettata dal principe Maurizio di Savoia all’inizio del Seicento. «Vigna bosco, prato e giardino» sono descritti nel 1657 nel suo inventario post mortem e in quello successivo del 1677, quando consistenti «miglioramenti rilevanti a somme considerevolissime», comprendenti anche il «piantamento d’Arbori e Viti», furono promossi dalla nuova proprietaria, la moglie Ludovica di Savoia.

Nel corso del Settecento l’interesse per questo aspetto del «vivere in Villa» si mantenne inalterato, così come nell’Ottocento, quando il vigneto, in locazione, confinava con i «giardini a Frutta», a loro volta contigui all’«orto a legumi» del Custode della Villa.

Con la chiusura dell’Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari, proprietario della Villa dal 1867, il versante destinato a vigneto e l’intero giardino furono invasi da piante infestanti che ne determinarono la scomparsa dal panorama cittadino.

 

IL VIGNETO ATTUALE 

Il complesso intervento di recupero ambientale e di reimpianto attuato, tra il 2003 ed il 2006, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per le province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli, ha riscattato l’intera proprietà e portato al reimpianto di circa metà del vigneto storico, unitamente al completo recupero del compendio demaniale e, in particolare, al restauro degli Appartamenti Reali e dei Giardini all’italiana, intrapreso fin dal 1994.

Scena di vendemmia in un affresco nel salone di Villa della Regina

Scena di vendemmia in un affresco nel salone di Villa della Regina

Il lungo e complesso lavoro di reimpianto del Vigneto Reale di Torino è stato sin da subito affidato all’Azienda Balbiano, che ne ha curato ogni aspetto.
Avvalendosi della preziosa collaborazione del Prof. Gerbi (Università degli Studi di Torino – Facoltà di Agraria) e della Dott.ssa Anna Schneider (CNR – Torino), l’Azienda Balbiano è riuscita nel complesso intento di ridare vita alla Vigna della Regina.

Disboscamento

I lavori di disboscamento dell’area di impianto

Reimpianto barbatelle

Reimpianto barbatelle

Ri-sagomatura del terreno oggetto dell'impianto

Ri-sagomatura del terreno oggetto dell’impianto

Vigneto nel 2009

Vigneto nel 2009

Un totale di 2700 barbatelle, per la maggior parte di Freisa, disposte su una superficie totale di 0,73 ettari.
Il primo anno di raccolta è stato il 2008: i 10 quintali di uve vendemmiate sono state interamente affidate al Prof. Gerbi affinchè, attraverso una serie di micro-vinificazioni sperimentali, desse il suo parere riguardo le potenzialità di vinificazione: i risultati hanno dato esiti straordinari, incoraggiando l’Azienda Balbiano ad intraprendere una vinificazione mirata ad un lungo affinamento.
L’annata 2009 ha segnato la prima vendemmia ufficiale del “Vigna della Regina”: 40 quintali di uve sane e mature hanno dato origine alle prime storiche bottiglie del “Vigna della Regina” 2009.

Vista aerea Villa della Regina

Nel Maggio 2011, in un’asta benefica organizzata proprio a Villa della Regina, sono stati venduti i primi grandi formati del vino di Torino, raccogliendo fondi da destinare proprio al recupero dei giardini della Villa.

Il 2011 è un anno storico per il Vigneto Reale e per l’Azienda Balbiano. Un lungo e delicato lavoro ha portato alla reintroduzione del vigneto di Villa della Regina all’interno dell’area DOC del Freisa di Chieri, rendendolo così in grado di produrre (proprio dall’annata 2011) il primo Freisa di Chieri DOC “Vigna Villa della Regina”.

L’anno 2014 segna un ulteriore passaggio fondamentale: il gemellaggio con il “Clos Montmartre”, vigneto urbano di Parigi. I due più importanti e storici vigneti urbani d’Europa cooperano oggi per la promozione della viticoltura urbana, con progetti mirati alla beneficenza.